Cimbalu d’amuri (matinée per le scuole)

Musica nel Sud d’Italia durante la dominazione aragonese
in collaborazione con
MusicaMente (Palermo)

 

Cimbalu d’amuri, attraverso la musica e la recitazione, mira a ricreare l’atmosfera dell’Italia meridionale duran­te la dominazione spagnola. Lo spettacolo èfrutto di una ricerca storica di Paolo Rigano sulle musiche italiane e spagnole del Sei-Settecento, eseguite per l’occasione con gli affascinanti strumenti e la corretta prassi esecutiva dell’epoca. Il testo recitato è tratto dal racconto Canto perché l’amor non passa di Gianfranco Perriera.

Con l’ingresso delle truppe di Ferdinando il Cattolico (1452-1516) nel maggio del 1503, il Regno di Napoli era passato alla corona d’Aragona e iniziava un’amministrazione spagnola che sarebbe durata duecento anni. Il consolidarsi della dominazione in molte parti della nostra penisola, nonché il conseguente stabilirsi di vi­ceré e governatori, di luogotenenti principeschi con tutto il loro seguito importato dal paese natio, generòuno scambio culturale e un flusso di artisti e musica tra il Sud Italia e la Spagna. Queste due culture non solo erano accomunate dalla matrice cattolica ma rappresentavano da secoli un baluardo stesso della cristianità; inoltre la dominazione iberica lasciò profondi segni linguistici, culturali e stilistici. Guardando al repertorio delle danze e delle musiche popolari, si verificòun’ardita e affascinante operazione culturale che vide il fondersi degli ele­menti musicali della tradizione spagnola con i suoni e i colori siculo-napoletani.

 

Arianna Art Ensemble
Debora Troìa, voce
Paolo Rigano, chitarra barocca
Silvio Natoli, tiorba, colascione
Cinzia Guarino, clavicembalo
Matteo Rabolini, percussioni


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